Cosenza: ANAMA si riorganizza!

Mercoledì 12 gennaio scorso si è tenuta presso la sede della Confesercenti Cosenza, la riunione che ha visto la nascita del centro di coordinamento ANAMA Provinciale Cosenza. Durante la riunione, guidata ...
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento (vedi allegato Regolamento) prende vita il Fondo di solidarietà per i mutui prima casa. Ci sono voluti tre anni dal provvedimento che lo istituisce ma ora per tutti coloro che si trovano nelle condizioni indicate dal provvedimento vi è la reale possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento del mutuo. Il tutto a partire dal 2 settembre prossimo.
Il Fondo di solidarietà risulta molto più fattibile ed efficace del Piano Famiglie varato dall’Abi lo scorso gennaio (al quale avevano aderito lo scorso giugno ben 24mila mutuatari). Con il Fondo di solidarietà è possibile sospendere, fino a 18 mesi, le rate dei finanziamenti fino a 250mila euro, mentre il Piano Famiglie dell’ Abi prevedeva un limite a 150mila.
Per ottenere lo stop dei pagamenti bisogna trovarsi in una delle seguenti situazioni:
– perdita del posto di lavoro,
– morte o condizioni di non autosufficienza di un familiare,
– pagamento di spese mediche o di assistenza domiciliare superiori a 5mila euro all’anno,
– ristrutturazioni straordinarie dell’immobile oggetto di mutuo,
– un aumento significativo della rata per effetto dei tassi variabili, con uno scarto fra due pagamenti successivi del 20% sui mutui mensili e del 25% sui semestrali.
I fatti che portano alla difficoltà di pagamento delle rate non devono necessariamente essersi verificate nel corso del 2009-2010, ma anche precedentemente.
Gli interessi che maturano durante la sospensione nel “vecchio” Piano Famiglie restano a carico del mutuatario, che può versarli quando riprenderà a versare le rate, con il Fondo di solidarietà saranno invece interamente a carico della banca, che potrà a sua volta richiedere il rimborso al Fondo visto lo stanziamento di 20 miliardi, ma solo limitatamente al parametro di riferimento (l’Euribor o l’Irs) dovendo rinunciare allo spread, cioè al guadagno previsto sul mutuo.
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