Si avvicina il termine per le Dichiarazioni dei Redditi e diventa di attualità conoscere quali sono le eventuali detrazioni da mettere in conto. Tra queste è interessante ricordare che i lavoratori dipendenti, con busta paga, hanno diritto alle detrazioni sull’affitto. Ma attenzione: la detrazione non è automatica ma va richiesta per iscritto al datore di lavoro. Il lavoratore, che ha diritto alla detrazione, deve presentare una apposita domanda con tutti i dati necessari per avere l’agevolazione. La detrazione spetta a tutti i titolari di redditi da lavoro dipendente, ai pensionati e a chi ha redditi assimilati, che vivono in case d’abitazioni in affitto.
L’agevolazione varia in base al reddito. La prima fascia, quella di chi ha un reddito che non supera i 15.493,71 euro, la detrazione è pari a 300 euro; la seconda è quella dei redditi compresi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro che genera una detrazione di 150 euro. La terza è quella dei lavoratori dipendenti con un reddito sui 31 mila euro in avanti, dove la detrazione non spetta.
Va detto che l’agevolazione è riconosciuta per tutti i tipi di contratto redatti secondo la legge 431/98, dai contratti “liberi” con durata 4+4, a quelli concordati ( 3+2) fino ai contratti transitori, a patto che si tratti di immobili destinati ad abitazione principale.
Per avere diritto alla detrazione è necessario consegnare al datore di lavoro la dichiarazione, che riporta tutti i dati del contratto di locazione, il periodo per il quale l’immobile è adibito ad abitazione principale e l’assenza di redditi ulteriori rispetto a quelli erogati dallo stesso datore di lavoro (sostituto d’imposta).
Tabella delle detrazioni fiscali sulle locazioni abitative
Fascia di reddito |
detrazione |
Fino a 15.493,71 |
€ 300,00 |
da 15.493,71 fino a 30.987,41 |
€ 150 |
da 30.987,41 in avanti |
nessuna |
n.b.: deve trattarsi di abitazione principale
affitti, busta paga, detrazioni fiscali, dipendenti
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