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La Giunta regionale della Lombardia ha approvato gli standard professionali e formativi per gli agenti immobiliari (DGR 1 dicembre 2010, n. 9/887). Ora per diventare “mediatore” servono: un diploma, un corso di 220 ore e il superamento di un esame. Ciò che in tutta Italia è normale per la Lombardia è diventato straordinario. Per aprire un’agenzia immobiliare a Milano, come a Brescia o Como bisogna studiare oltre 4 – 5 mesi per poter frequentare corsi lunghissimi, con orari doppi rispetto alle altre regioni d’Italia. ANAMA vuole vederci chiaro e capire come si possa amalgamare i dispositivi normativi lombardi con quelli … del resto d’Italia! Gli operatori sono tutti sul piede di guerra, arrabbiati per questo filtro che trova la Lombardia in prima fila “nel respingere” nuove leve da immetter sul mercato. Con questo non vuol dire che ANAMA non punti alla professionalità degli operatori immobiliari ma è convinta che, così facendo, si favorisca l’abusivismo, gli enti di formazione e chi già opera sul mercato. La mancanza della pratica professionale, come elemento alternativo di accesso al ruolo, crea forti disparità tra operatori già abilitati e chi intende entrare a far parte della categoria. Il presidente Paolo Bellini accompagnato dalla responsabile del CESCOT Veneto, Daniela Saccardin, saranno ricevuti domani in Regione, dalla dirigente che segue la materia, per una prima valutazione sull’impatto delle nuove norme e sugli accorgimenti da porre in essere per non creare discriminazioni o diseguaglianza tra cittadini.
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