Il nuovo volto degli uffici

Il trend degli investimenti nel mercato immobiliare post Covid, in particolare per ciò che riguarda gli uffici, evidenzia come la pandemia ha rappresentato una svolta per l’intero settore, con un conseguent...
Si è svolta la programmata audizione delle associazioni di categoria degli agenti immobiliari presso il Ministero dello Sviluppo Economico. In particolare le delegazioni di Fimaa, Fiaip e Anama sono state ricevute presso il Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione – Divisione III – Affari Giuridici e Normativi dal dirigente dott. Gianfranco Romeo e dai funzionari ministeriali al completo. Il tema: la bozza del decreto attuativo dell’art. 80* del d.lgsl. 59/2010 (attuazione della direttiva 2006/123/CE) – Soppressione elenco agenti d’affari in mediazione e le osservazioni delle associazioni interessate. L’incontro di circa un ora è stato cordiale, costruttivo e molto partecipato e ha registrato un confronto aperto e lungimirante tra l’Amministrazione ministeriale e i “protagonisti” della categoria degli agenti immobiliari italiani. Sono intervenuti i tre presidenti nazionali Paolo Bellini (Anama), Paolo Righi (Fiaip) e Valerio Angeletti (Fimaa) che hanno riportato le aspettative della categoria e le conseguenze del provvedimento sul mercato, coadiuvati dai vice presidenti, dai direttori e dagli esperti legali presenti nelle rispettive delegazioni. Punti qualificanti del provvedimento, che abbisognano di una riflessione e di un adeguamento sono: la presentazione della SCIA da parte delle imprese d’intermediazione presso le Camere di Commercio, da farsi con apposito modulo in discussione; le dichiarazioni di possesso dei requisiti per poter svolgere l’attività di mediatori e di mandatari a titolo oneroso; il rilascio dei tesserini e lo svolgimento dell’attività sia nelle sedi sia nelle unità locali e l’accertamento dell’istituzione del possesso dei requisiti. Inoltre si è parlato dei Moduli e dei Formulari che vanno depositati nell’apposito ufficio camerale, dell’iscrizione in apposito registro di chi, seppur iscritto, non esercita l’attività e del trasferimento di tutti gli iscritti al Rea, per le ditte individuali e al Registro delle Imprese per le società. Molto ha fatto discutere la previsione di cui all’art. 12 del decreto che cerca di regolamentare la “mediazione occasionale” prevista dalla Bolkestein e che tutte e tre le associazioni hanno respinto in toto al fine di evitare spazi di “abusivismo legalizzato” o di latente incompatibilità. Le tre delegazioni erano formate da: Paolo Bellini, Renato Maffey, Fabio d’Onofrio e Giuseppe Benvenuto (legale) per Anama; Valerio Angeletti, Tino Taverna, Rossano Asciolla oltre ai legali per Fimaa; Paolo Righi e Raffaella Frigieri (legale) per Fiaip. L’impegno è quello di presentare un documento unitario, a firma delle tre associazioni, per la prossima settimana che il Ministero si è impegnato di accogliere e adottare come osservazioni del comparto e dell’intera categoria. (Nella foto presso il Ministero: i dirigenti ministeriali con al centro il dott. Gianfranco Romeo, capo delegazione con a sinistra la delegazione Anama e a destra Fiaip e Fimaa).
*Art. 80 (Disposizioni transitorie) 1. Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, da adottare entro i sei mesi successivi alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono disciplinate le modalita’ di iscrizione nel registro delle imprese e nel REA dei soggetti iscritti negli elenchi e ruoli di cui agli articoli 73, 74, 75 e 76, nonche’ le nuove procedure di iscrizione, in modo da garantire l’invarianza degli oneri complessivi per la finanza pubblica.
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