Il nuovo volto degli uffici

Il trend degli investimenti nel mercato immobiliare post Covid, in particolare per ciò che riguarda gli uffici, evidenzia come la pandemia ha rappresentato una svolta per l’intero settore, con un conseguent...
Il “decreto liberalizzazioni” oltre a mettere mano all’impianto organizzativo della società fa il tentativo di sitemare la questione dei tariffari. I liberi professionisti sono dal dopo guerra in avanti tutelati dai loro tariffari che stabiliscono il compenso e le spese che il più delle volte sono poste a carico dei clienti dal giudice. Tariffe riconosciute alte e poco legate all’andamento del mercato, ma soprattutto esose se si tiene conto che il compenso ai professionisti è dovuto anche solo per la prestazione prestata a prescindere dal risultato. Così che se incarichi un avvocato di seguire un recupero crediti e non ci riesce a lui spettano comunque spese e compensi. Su che base? Ma quella del tariffario con tutti i minimi e massimi e le discrezionalità del caso. Tanto a vigilare sulla correttezza delle parcelle ci sono sempre loro: gli avvocati con l’ordine professionale composto da avvocati che giudicano i compensi di chi? Ma degli avvocati!
Ecco perché pubblichiamo volentieri (testo integrale) il Decreto Legge 1/2012 che riporta anche le tabelle di riferimento per le singole categorie. LA REDAZIONE
avvocati disonesti, le parcelle degli avvocati, le tariffe degli avvocati
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