In Italia tre famiglie su quattro hanno la casa di
proprietà, ciò è stato confermato dal report biennale sul patrimonio
immobiliare italiano – “Gli Immobili
in Italia”, elaborato dall’Agenzia delle Entrate con il Dipartimento
delle Finanze, in collaborazione con Sogei, su dati relativi all’anno 2016.
Da tale ricerca risulta che il 75,2% delle famiglie
(tre su quattro), abita in una casa di proprietà; inoltre nell’anno di
riferimento, la superficie media di un’abitazione era pari a 117 mq e il suo
valore medio di circa 162 mila euro (1.385 euro/mq).
Il valore totale (pertinenze incluse) era di di
5.526 miliardi di euro, mentre il valore complessivo del patrimonio abitativo
superava i 6mila miliardi.
Su 40,9 milioni soggetti che hanno presentato la
dichiarazione dei redditi, oltre 25,8 milioni (il 63,1% del totale dei
contribuenti) sono risultati proprietari di immobili o di quote immobiliari.
Aumentano i proprietari di abitazioni senza figli a carico che rappresentano il
76,6% del totale.
Uso degli
immobili
Il 60% dei 57 milioni di abitazioni di proprietà di
persone fisiche veniva utilizzato come abitazione principale o pertinenza. Gli
immobili dati in locazione erano circa 6 milioni (10%) mentre 6,2 milioni (11%)
sono quelli lasciati a disposizione. Sono circa 1,2 milioni, poco più del 2%
del totale, gli immobili concessi in uso gratuito a familiari o ad altri
comproprietari.
Il valore
del patrimonio immobiliare
Nel 2016 il valore del patrimonio abitativo era di
6.004,4 miliardi, in lieve calo rispetto al 2015 (6.096,9 miliardi). Il
patrimonio immobiliare residenziale più alto era rappresentato dalla Lombardia
(1.006,2 miliardi) e dal Lazio (761,8 miliardi).
Un’abitazione in Italia valeva circa 162mila euro,
con un valore unitario di 1.385 €/m2 (in diminuzione dell’1,8%
rispetto al 2015), tranne per la Lombardia in cui il valore delle case è
rimasto stabile, e il Trentino-Alto Adige, unica regione a segnare un aumento
del valore medio, +0,8%.
Locazioni
Nel 2016 gli individui locatori di immobili erano
4,3 milioni in lieve diminuzione rispetto al 2014. Il canone annuo medio era di
circa 10.300 euro (da circa 9,7 mila euro del 2014).
Tasse e
incentivi
A partire dal 2016, il prelievo di natura
patrimoniale sugli immobili si è ridotto di oltre 4,5 miliardi di euro, a
seguito dell’abolizione della TASI sulle abitazioni principali non di lusso e
di altre misure di alleggerimento del prelievo sugli immobili.
Dal 2007 al 2016 sono stati posti in essere 27,1
milioni di interventi per il recupero del patrimonio edilizio, che hanno generato
una spesa totale pari a 115,9 miliardi di euro circa e una spesa media per
intervento di 4,3 mila euro.
Nello specifico, nell’anno di imposta 2016, gli
immobili per i quali sono stati dichiarati lavori di ristrutturazione sono
quasi 1,5 milioni con un beneficio medio annuo (per immobile) di 465 euro.
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