Un fenomeno che funziona? ecco che lo stato italiano ci
mette le mani per “controllarlo” e portare a casa imposte e tasse!
Il prossimo Disegno di Legge sul Turismo stabilisce che “chi affitta più di tre case sarà considerato
come un’impresa, sia che si tratti di una persona fisica che di una società”.
Ciò comporta una stretta sugli affitti brevi e multipli!
Nel citato Disegno di Legge sul Turismo, si prevedono anche
incentivi per le attività commerciali nelle piccole località e la revisione
della tassa di soggiorno che verrebbe estesa a tutti i Comuni italiani.
In sostanza il governo punta a cambiare le regole sulle
locazioni brevi gestite attraverso le piattaforme digitali. Chi invece gestirà appartamenti in affitto
breve, fino al massimo di tre unità continuerà a godere delle regole attuali,
introdotte nel 2017, come quella che fa riferimento alla tassazione con
cedolare secca al 21%.
e le unità immobiliari sono più di tre, scattano i vincoli e
gli obblighi che caratterizzano le imprese del settore turistico. La norma
varata dal MEF dovrebbe trovare efficacia verso l’estate di quest’anno.
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